Il settore dei Food Truck in Italia nel 2023 resta in crescita e sempre in evoluzione

 Il cambiamento più sorprendente e potenzialmente dirompente emerso dal Il Rapporto sul Turismo Enogastronomico 2023, è il desiderio espresso dai consumatori di vivere un’esperienza gourmet attraverso i food truck. Il 43% degli intervistati ha espresso il desiderio di vedere un “furgoncino” gestito da uno chef stellato e dalla sua brigata di cucina, indicando un mutamento radicale nella percezione dello street food. Questo passaggio da un’offerta di cibo veloce e di rapida preparazione a un’esperienza culinaria di alta qualità potrebbe alterare la scena enogastronomica italiana in maniera significativa. Una tendenza facilitata dalla natura versatile dei food truck, che possono ospitare una vasta gamma di cucine e metodi di preparazione

Inoltre, i dati sottolineano un interesse diffuso per le specialità regionali da parte dei consumatori. Un sorprendente 74% degli intervistati preferisce il cibo locale servito dai food truck, un dato che rivela un cambiamento importante nel modo in cui i consumatori si rapportano con il cibo. Questa preferenza è particolarmente marcata tra le donne, con il 76% del campione femminile che sceglie le specialità locali e regionali e si conferma ancora più forte nella fascia di età compresa tra 55 e 64 anni, dove l’interesse sale all’80%.

Un altro dato interessante è l’importanza che i consumatori attribuiscono all’uso di prodotti freschi, a km zero e di stagione. Il 70% degli intervistati ha espresso questa preferenza, sottolineando l’importanza crescente di una catena di fornitura sostenibile e della qualità degli ingredienti nel settore enogastronomico. Prodotti freschi, stagionali e a km zero, insomma, sono il futuro dei mezzi mobili

Parallelamente all’interesse per il cibo locale e regionale, il rapporto rileva una crescente curiosità per le specialità culinarie esotiche. Infatti, il 55% del campione ha espresso il desiderio di trovare food truck specializzati in cucina di origine straniera. Questo dato aumenta sensibilmente tra il pubblico più giovane, con il 60% degli intervistati tra i 18 e i 24 anni che dimostra un particolare entusiasmo per la cucina “globale” su ruote. L’entusiasmo dei giovani per l’esotico suggerisce un futuro in cui la scena dello street food italiano potrebbe essere arricchita da una varietà di proposte culinarie internazionali, dal ceviche peruviano al bibimbap coreano, dall’hummus mediorientale alle empanadas argentinas

Non solo l’offerta di cibo, ma anche il modo di acquistarlo sta cambiando. Emerge in maniera prepotente un crescente interesse per il preordine online e il ritiro del cibo all’orario desiderato. Il 51% degli intervistati ha espresso questa preferenza, con un picco del 58% nella fascia 25-34 anni: numeri che dimostrano l’importanza della digitalizzazione nella ristorazione ambulante. Questo è un riflesso dell’evoluzione delle esigenze dei consumatori, che cercano un servizio che sia non solo di alta qualità, ma anche veloce e comodo.

Infine, ma non meno importante, il rapporto mette in evidenza il potenziale dello street food come strumento di inclusione sociale. Il 58% degli intervistati ha espresso la volontà di provare piatti preparati in un contesto di forte connotazione sociale, un dato che dimostra come i food truck possano diventare non solo espressione di culture gastronomiche tra le più disparate, ma anche un mezzo per sostenere le comunità vulnerabili.